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Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/99

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per la colpa, ecc. LEVITICO, 7. Grasso e sangue proibiti.
per lo peccato; mangisi in luogo santo, nel Cortile del Tabernacolo della convenenza.

27  Chiunque toccherà la carne di esso sia santo; e se sprizza del sangue di esso sopra alcun vestimento, lavisi quello sopra che sarà sprizzato, in luogo santo.

28  E spezzisi il vaso di terra, nel qual sarà stato cotto; che se pure è stato cotto in un vaso di rame, strebbisi quello, e sciacquisi con acqua.

29  Ogni maschio d’infra i sacerdoti ne potrà mangiare; è cosa santissima.

30  Ma non mangisi di alcun sacrificio per lo peccato, del cui sangue si deve portar nel Tabernacolo della convenenza, per far purgamento di peccato, nel Santuario; brucisi col fuoco1.

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  Or quest’è la legge del sacrificio per la colpa; è cosa santissima:

2  Scannisi il sacrificio per la colpa nello stesso luogo dove si scannano gli olocausti; e spargasene il sangue sopra l’Altare, attorno attorno.

3  E offeriscasene tutto il grasso, la coda, e il grasso che copre l’interiora;

4  E i due arnioni, e il grasso che è sopra essi, che è sopra i fianchi; e levisi la rete che è in sul fegato, insieme co’ due arnioni.

5  E faccia il sacerdote bruciar quelle cose sopra l’Altare, per offerta fatta per fuoco al Signore; è sacrificio per la colpa.

6  Ogni maschio d’infra i sacerdoti ne potrà mangiare; mangisi in luogo santo: è cosa santissima.

Facciasi al sacrificio per la colpa, come al sacrificio per lo peccato; siavi una stessa legge per l’uno e per l’altro; sia quel sacrificio del sacerdote, il qual con esso avrà fatto il purgamento del peccato.

8  Parimente abbia per sè il sacerdote, che avrà offerto l’olocausto di alcuno, la pelle dell’olocausto ch’egli avrà offerto.

9  Così ancora ogni offerta di panatica che si cuocerà al forno, o si apparecchierà nella padella, o in su la tegghia sia del sacerdote che l’offerirà.

10  Ma ogni offerta di panatica, intrisa con olio, o asciutta, sia di tutti i figliuoli di Aaronne indifferentemente.

11  E quest’è la legge del sacrificio da render grazie, che si offerirà al Signore.

12  Se alcuno l’offerisce per sacrificio di laude, offerisca, oltre ad esso sacrificio di laude, delle focacce azzime, intrise con olio, e delle schiacciate azzime, unte con olio; e del fior di farina, cotta in su la tegghia, in focacce intrise con olio.

13  Offerisca ancora per sua offerta, oltre a quelle focacce, del pan lievitato, insieme col suo sacrificio di laude, da render grazie.

14  E di quel pane lievitato, presentine
uno di tutta l’offerta, in offerta elevata al Signore; ed esso sia del sacerdote che avrà sparso il sangue del sacrificio da render grazie.

15  E mangisi la carne del suo sacrificio di laude da render grazie, nel giorno stesso ch’egli avrà fatta la sua offerta; non lascisene nulla di avanzo fino alla mattina.

16  E se il sacrificio ch’egli offerirà è votato, o volontario, mangisi nel giorno stesso ch’egli l’avrà offerto; e se ne rimane alcuna cosa, mangisi il giorno seguente.

17  E brucisi col fuoco quello che sarà rimasto della carne di esso sacrificio fino al terzo giorno.

18  E se pure al terzo giorno si mangia della carne del sacrificio di colui da render grazie, colui che l’avrà offerto non sarà gradito; quello non gli sarà imputato; sarà fracidume; e la persona che ne avrà mangiato porterà la sua iniquità.

19  E di questa carne ciò che avrà toccata qualunque cosa immonda, non mangisi; brucisi col fuoco; quant’è a questa carne, mangine chiunque è mondo.

20  Ma la persona che avrà mangiata della carne del sacrificio da render grazie, offerto al Signore, avendo la sua immondizia addosso, sia ricisa da’ suoi popoli.

21  Parimente la persona, la quale, avendo toccata qualunque cosa immonda, come immondizia d’uomo, o alcun animale immondo, o alcun rettile immondo, mangerà della carne del sacrificio da render grazie, offerta al Signore, sia ricisa da’ suoi popoli.

22  Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Parla a’ figliuoli d’Israele, dicendo:

23  Non mangiate alcun grasso, nè di bue, nè di pecora, nè di capra.

24  Ben potrassi adoperare in qualunque altro uso il grasso di una bestia morta da sè, o il grasso di una bestia lacerata dalle fiere; ma non mangiatelo per niuna maniera.

25  Perciocchè, se alcuno mangia del grasso di alcun animale, del quale si offerisce sacrificio fatto per fuoco al Signore, la persona che ne mangerà sarà ricisa da’ suoi popoli.

26  Parimente, non mangiate, in niuna delle vostre abitazioni, alcun sangue, nè di uccelli, nè di bestie2.

27  Qualunque persona avrà mangiato alcun sangue, sia ricisa da’ suoi popoli.

28  Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo:

29  Parla a’ figliuoli d’Israele, dicendo: Se alcuno offerisce al Signore un suo sacrificio da render grazie, porti egli stesso al Signore la sua offerta del sacrificio da render grazie.

  1. Eb. 13. 11, 12.
  2. Gen. 9. 4. Lev. 3. 17; 10. 10-14

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