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NEMBRO (Nimbrum).


Tre km. dopo Nese e dieci da Bergamo (Stazione propria, linea ferroviaria della Valle Seriana) tutto disposto lungo la strada provinciale, troviamo il grosso, vistoso e mercantile borgo di Nembro. Comprende le frazioni di Salmeggia, Trevasco e Viana.

Superficie Ettari 1429. Popolazione 3638. Ufficio postale in luogo.

Il suo territorio, intersecato dal Serio e dai due canali che provvedono Bergamo d’acqua, è assai fertile in granaglie, viti e pascoli, ed è ricco di boschi. Contiene pure cave di alabastro calcare preziosissimo, di colore testugginoso, impiegato fastosamente nella costruzione di altari da chiese, apprezzati dai visitatori. Ha pure varie fontane abbondanti di un succo petroso che incrosta e impietrisce gli oggetti vegetali su cui si spande.

Arte. — La sua Chiesa arcipresbiterale, dedicata a S. Martino Vescovo (il Parroco è mitrato) è stata rifabbricata con grandioso disegno. Dessa è ornata di insigni pitture fra le quali le più rimarchevoli sono quelle del prelodato Talpino, (Enea Salmeggia) che adornano l’altare del Rosario e l’altro del S.S. Crocifisso coi santi Francesco e Bernardino, quest’ultimo uno dei capi lavori dell’insigne pittore. Vi è anche la pala dell’altare di fronte a quello del Rosario, degno veramente d’osservazione, ed è di pennello antico assai nobile.

Industria e commercio. — Molti de’ suoi abitanti (di quelli non adibiti all’agricoltura ed agli stabilimenti) si occupano a scavare ed a ridurre pietre coti che si trovano alle falde del Misma, monte posto a mezzodì del paese. Queste pietre coti, che servono per affilare ferri da taglio, si spacciano in tutta Europa. È alla nobile, antica e filantropica famiglia Rusca il vanto di aver portato all’apogeo questo ramo di industria.

Ha ancora filande e filatoi da seta, edifici per la riduzione del ferro. Fuori appena del paese osservasi il vasto, gran-