Pagina:La basilica di san giulio orta.djvu/18

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Anche qui mi trovo in contrasto con quanto ritiene il Verzone che giudica originali le volte che coprono attualmente il Transetto e la Navata Maggiore. Egli afferma che tali volte siano dei tipo a crociera cupoliforme (?) mentre invece esse appaiono, a chi le esamini dotato anche solo di embrionali cognizioni architettoniche, come appartenenti a quello delle ordinarie volte a vela le quali, come si sa, vennero in uso solo dopo il secolo XVI. Esse non potevano quindi già sussistere nel secolo XI.

Il piccolo contrafforte citato dal Verzone, che si affianca al muro della navata centrale, anzichè avere le funzioni che il Verzone gli attribuisce, serviva solo ad elidere la spinta dell’arco trasverso della navata che in quel punto sosteneva anche il tetto.

Quanto poi al controsenso che lo stesso autore vede nella contemporanea esistenza della cupola e della copertura lignea della navata, si può osservare come, prescindendo dal fatto che la cupola fu costrutta solo nel secolo XII come più avanti dimostro, non sarebbe cosa affatto insolita l’esistenza contemporanea nella stessa chiesa dei due diversi tipi di copertura, come per esempio in S. Maria Maggiore di Lomello dove il transetto è tuttora coperto dalla sua volta originale, mentre la navata maggiore ha ancora il tetto apparente che in origine la copriva ora solo mascherato da una volta modernissima.


Facciata. - Le tre navate terminano aponente in una facciata divisa in tre parti (Fig. 11): la centrale, a cuspide ribassata terminata da una cornice ad archetti di cotto e racchiusa fra due robuste lesene, porta una finestruola a croce, sovrastante ad un archivolto dipinto a fresco di una finestra stata aperta intorno al secolo XIV. Al disotto sta una finestra a tutto sesto, ora murata, e più in basso la porta principale architravata con arco di scarico cieco, cioè nella semplice primitiva