Pagina:La favorita del Mahdi.djvu/135

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— Che farete di quella donna? chiese Notis la cui voce tremavagli leggermente.

— La faccio fucilare subito.

Il greco impallidì ma non fece nessun motto che tradisse la violenta emozione che agitavalo. Comprese subito che era andato troppo innanzi e che correva rischio di perdere per sempre Fathma, ma non si scoraggiò.

— Se la fate fucilare, è una grande disgrazia, disse.

— Perchè mai? I ribelli non meritano compassione, anzi nemmeno quartiere.

— Io, se fossi in voi, la manderei a Chartum e ve la terrei come ostaggio. Il Mahdi l’ama, e potrebbe servirsi per scambiarla contro qualche personaggio importante che avesse la sfortuna di cadere nelle mani dei ribelli.

— Confesso che voi ne sapete più di me, ma chi mi assicura che essa fu la favorita del Mahdi? L’accusa è gravissima.

— Lo assicurerà un dongolese che la vide più volte a El-Obeid.

— Dove si trova quest’uomo?

Il greco uscì dalla tenda e mandò un fischio stridulo, poi sparò in aria un colpo di pistola. Tosto si vide accorrere verso il campo un selvaggio seminudo, armato di una lunga lancia; in poco tempo giunse alla tenda e fu condotto alla presenza del pascià.

— Tu sei dongolese, non è vero? chiese Dhafar, guardandolo con curiosità.

— Sì, padrone, rispose il negro.

— Da dove vieni?

— Da El-Obeid dove accampava il ribelle Mohamed Ahmed.

— Conosci tu Fathma?

— Sì, era la favorita del Mahdi. La vidi più volte a El-Obeid.

— Basta, così, puoi andartene

Il negro se ne andò dopo d’aver scambiato un rapido sguardo col greco.