Pagina:La favorita del Mahdi.djvu/197

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vela e a remi con gran furia. Una ventina di soldati egiziani invasero il ponte affollandosi sulla murata di prua e puntando i loro remington.

— Vedete quell’uomo che è ritto a prua? chiese Fathma alzando il moschetto verso di lui.

— Sì, dissero Omar e Daùd. È Notis.

— Ebbene, il primo colpo è destinato a lui. Che il Profeta mi punisca se io non l’abbatto.

— Fuoco! gridò in quell’istante una voce.

Si videro i soldati egiziani abbassare un dopo l’altro i remington in direzione della darnas. Un gran lampo ruppe le tenebre seguito da numerose detonazioni e dal crepitìo di legno che fendevasi sotto la tempesta di palle. Un barcaiuolo che trovavasi a cavalcioni della murata di poppa occupato a caricar il suo moschetto, precipitò nel fiume.

— Fermi tutti! urlò Daùd, vedendo che alcuni uomini correvano alle murate per cercar di pescare il compagno. È uomo morto. A te, Fathma!

L’almea balzò in piedi come una tigre, colla carabina in mano, slanciandosi a poppa.

S’udì una bestemmia alzarsi sulla dahabiad egiziana e fu visto un uomo aggrapparsi a una corda e sollevarsi sulla prua.

— Ira di Dio, è lei! esclamò quell’uomo.

— Sono io, Notis! gli gridò Fathma con inesprimibile accento d’odio. Guardati che ti ammazzo!

Ella puntò verso di lui la carabina. Il greco cercò di scendere, ma s’avvide che non era più in tempo.

— Uccidetela! Uccidetela! urlò egli con voce spaventata.

Alcuni egiziani tirarono su Fathma, ma senza colpirla.

Ella premette il grilletto e Notis capitombolò sul ponte del suo legno, bestemmiando Dio e gli uomini e dibattendosi disperatamente in un lago di sangue.

— Sono vendicata! gridò Fathma. Fuoco sulla dahabiad. Daùd! Fuoco!

La darnas s’empì di fumo. I sennaresi s’alzavano dietro ai ripari scaricando le loro carabine. Gli egi-