Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 156 — |
presentazioni al giorno, senza che si riuscisse a sfamare la numerosa compagnia.1 Oltre i teatri, c’erano i circhi equestri. Nel 1858 levò rumore quello diretto dai fratelli Guillaume bruciato spettacolosamente nel 1855 e che poi si era rifatto coi danari dell’assicurazione. Eguale rumore aveva levato quello del Soullier un anno prima.
- ↑ Un mio ricordo personale. Il teatro “Sebeto„ disparve nel 1870, in seguito ad un’ordinanza da me emessa, essendo vicesindaco del quartiere Porto. Era divenuto un immondo covo di ladri e di donne della più bassa prostituzione. La questura esitava a mettervi le mani, e il vecchio duca Cirella, proprietario di quelle caratteristiche casette ad un piano, sulle cui rovine sorge l’"Albergo di Londra„ e dov’era il minuscolo e sudicio teatro aveva paura di sfrattarne l’impresario, che contava non pochi protettori nella mala vita del quartiere, e perciò veniva ogni giorno petulantemente a sollecitare l’intervento dell’autorità municipale. Dopo lungo discutere e non poche difficoltà, fu da me emessa l’ordinanza, giustificata da ragioni di pubblica igiene, e quel ch’è più maraviglioso, fu fatta eseguire dalle guardie municipali. E così il vecchio "Sebeto„, di Zeza e Colombina, le donne caratteristiche di Pulcinella, finì di esistere.