Pagina:La fine di un regno, parte I, 1909.djvu/334

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il privilegio d’introdurre la manifattura dei cappelli con ossatura di tela impermeabile; Enrico Thomas, quello di un nuovo metodo di conciar le pelli con materie minerali, e Francesco Lerario, per l’invenzione di una trivella e di un motore perii vapore d’acqua, d’aria e di gaz, prodotti da combustione. Nel 1858, il marchese Francesco e il cavalier Luigi Patrizi chiedevano il permesso di costruire due mulini sulle rive del Sebeto, in una loro tenuta presso la pianura della Bolla. Il re concedeva tale facoltà, avuto riguardo ai vantaggi spirituali degli abitanti di quella pianura, al cui beneficio i richiedenti avevano promesso di far celebrare, nei giorni festivi, una messa nella loro cappella, e avuto riguardo ai lodevoli servizii che da più anni il marchese Francesco prestava nell’amministrazione civile di Napoli, come Eletto della città. Ad Armando Leone fu data la concessione d’introdurre nel Regno un nuovo metodo per indorare, inargentare e platanizzare i cristalli; a Tommaso Dickens, di Middleton, fu conceduto il privilegio dei suoi perfezionamenti alle macchine da filare, raddoppiare e torcere la seta; a Desiderato Danton fu data facoltà di costruire una fornace a doppio effetto, per la fabbricazione della calce e la carbonizzazione e distillazione continua dei combustibili; a Luigi Raguseo, per la costruzione dei globi terracquei artificiali a rilievo, e a Giuseppe Carabelli, la facoltà di produrre nei fornelli maggior formazione di calorico. E per uscirne, nel 1859 Amato Berard otteneva il privilegio di estrarre olii, corpi grassi ed altre sostanze solubili col solfuro di carbonio. Fu bandito un concorso col premio di dodicimila ducati a chi impiantasse cinquanta telai per fabbricar panni; altri concorsi a premio venivano banditi dalle Società Economiche.

Le regie concessioni erano date in seguito a parere dell’Istituto d’incoraggiamento, il quale era un corpo consultivo dello Stato, specialmente per i privilegi industriali e d’invenzione. Nel periodo, di cui ci occupiamo, se ne rilasciarono anche al Pattison, per nuova disposizione di perni e bronzine nelle ruote idrauliche; al Guppy, per miglioramenti alle caldaie tubolari a vapore; a Francesco Vert, per i letti a molle; a Meuricoffre e Sorvillo, per miglioramenti alle balestre dei carri delle strade ferrate; a Niccola Rossi, per macchina da innalzare l’acqua dei fiumi e. animare insieme i molini; a Francesco Pigna-