Pagina:La fine di un regno, parte I, 1909.djvu/361

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CAPITOLO XVI

Sommario: Un ballo in maschera alla reggia — Un costume da brigante — Severo monito del re — Gl’inviti ad altri balli — Il duca di Ventignano e la jettatura — I balli dell’Accademia — Ricevimenti aristocratici — Casa Torella, casa Craven e casa De La Fold — Particolari e ricordi — Le più belle signore — I balli di Servillo e di Meuricoffre — Un incidente al ballo del ministro di Francia, riferito da Alfonso Casanova— Ricevimenti borghesi — Le "periodiche„ — Poeti dialettali, musicisti e cantanti — Gli avvocati e loro influenza nella vita del Regno — Ferdinando II e Settembrini di accordo nel giudicarli — I maggiori avvocati del tempo — Le corse e le passeggiate a cavallo — Un incidente occorso a Giovanni Barracco — La moda negli ultimi anni — Sarte e modiste — Bagni e villeggiature — I più eleganti del tempo — Sarti, cappellai, gioiellieri e calzolai di maggior fama — Camiciai, guantai e parrucchieri — Don Felice Tafuri, Picardi, Peirce e i fratelli Bavarese — L’emporium di Tesorone — I collezionisti di cose antiche — Il bello Gasparre — Le Accademie — Come si diventava socii — Una relazione postuma di P. E. Imbriani — La Pontaniana e la concessione del premio Tenore a Cario de Cesare — Le accademie nelle provincie — Un inno borbonico cantato a Vasto.


L’ultimo decennio fu in verità molto diverso per Napoli, dagli anni che precedettero il 1848, quando la Corte vi dimorava stabilmente, e il re dava frequenti feste e interveniva ai balli patrizii e diplomatici. Nel 1843, in occasione della inaugurazione della ferrovia, che congiunse Napoli al Real Sito, aprì la reggia di Caserta ad una festa, di cui forse in qualcuuo de’ nostri vecchi dura ancora il ricordo. Aprì egli stesso le danze, essendo allora ballerino agile e instancabile, e la duchessa Teresa Ravaschieri mi diceva che, giovanissima, facendo il suo primo ingresso nel mondo, aveva ballato un valtzer col re, molto galante con le signorine più graziose. Vi era allora fra la Corte, l’aristocrazia e l’alta borghesia maggior affiatamento, più facili essendone i