Pagina:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) I.djvu/288

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le crisi, quando non le provocava un decreto del principe, il che non accadeva facilmente. Basta ricordare il commercio delle cuoia. Si compravano all’estero, e si rivendevano ad otto mesi di termine, nè erano rari i contratti ad un anno, o a diciotto mesi. Alcuni rammentano ancora la vecchia ditta Tramontano. Sulla porta della bottega, modesto e tranquillo, il capo della ditta trattava i suoi affari. Pronto all’inchino, appena si vedeva dinanzi un negoziante straniero, acquistava tutta la sua fierezza di mercante, quando era innanzi alla sua Madonna del Carmine, tempestata di ricche gemme, protettrice del negozio e guardiana della cassa di legno, larga quanto un grosso letto di stile spagnuolo. Non firmava mai promesse di pagamento. Per quei vecchi era vergogna rilasciar cambiali; e dalla sua cassa pagava invece in oro, in argento o in fedi di credito, cento e anche dugento mila ducati all’occorrenza.