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Pagina:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) II.djvu/380

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e senza contare altri numerosi quadri di santi e immagini sacre, a dimostrazione ancora una volta della pietà religiosa di Francesco. Bisogna tener conto che nel Notamento non sonosegnate le casse di abiti e di oggetti personali dei Sovrani.

Di certo, non tutta questa roba, annotata nell’elenco, fu portata dal Re a Gaeta. Il documento segna la data del 31 dicembre 1862 e dà luogo a qualche riflessione. Quando fu eseguito l’inventario degli oggetti esistenti alla fine del 1862, nella Casa Reale di Napoli, tutte le mancanze furono verosimil-

    sotto bottiglie. — Cento postiglioni. — Dodici lavabicchieri. — Dodici rinfrescatoi. — Otto caffettiere. — Cinque zuccheriere. — Ventisei mollette ed altre tre di plaquet dorato. — Millequindici cucchiarini da caffè. — Nove vasi dorati. — Undici guantiere. — Nove casseruole. — Due palette. — Settantuno spiedini. — Sette dejeuner. — Una vivandiera completa. — Cinque cassettini in pelle, contenente ognuno dodici forchette per le ostriche. — Diciassette pezzi di plato che dalla Salseria di Caserta furono portati in Napoli. — NB. Il servizio di argento di Francia sopra indicato fu piazzato in ventisei casse, quelle stesse che vennero da Parigi unitamente al suddetto servizio, e gli altri argenti poi furono piazzati in altre casse e baulli, che esistevano nell’Officio del Credenziere, ed il tutto imbarcato e trasportato in Gaeta dagli Aiutanti dell’Officio Ferri, Naschet e Loffredo, i quali han rilasciato al Capo tre notamenti da essi firmati di tutti i su menzionati oggetti che dagli impiegati dello Officio del Ragioniere e Pagatore Generale si sono tenuti presenti nel riscontro eseguitosi del 25 agosto ultimo.
          Porcellana. — Due insalatiere. — Ventiquattro piatti da zuppa con orli dorati. — Cinquanta detti da salvietta, idem. — Quattro tazze da brodo con orli dorati. — Sessantadue tazze per caffè e thè.
          Cristalli. — Dodici fruttiere, unitamente ad altrettante di argento. — Cinquanta bicchieri verdi pel vino del Reno. — Cinquanta bicchieri per champagne. — Un cassettino con una zuccheriera di argento dorato ed anima di cristallo. — Sei bottiglie per acqua. — Sei dette per vino. — Dodici bicchieri per acqua. — Dodici detti per vino. — Due caraffine lisce per scertont. — Cinquanta bicchieri per vino e per acquette.
          Plaquet. — Una zuccheriera. — Una molletta per zucchero. — Quattro guantiere mezzane dorate. — Quattro panierini per thè.
          Biancheria da tavola. — Dugentottantasei tra grandi mensali, mezzani e piccoli. — Dieci fasce. — Quattromilacentotre salviette di varie dimensioni. — Oltre a trentasei tromboni di stagno con fodera di rame e due canestre. — NB. La stessa osservazione fattasi per gli argenti vale ancora pei suindicati descritti oggetti.
          Dall’officio della Real Cereria. — Centoquindici candelieri di argento. — Più altri ventisei come sopra. — Più altri dodici ritirati dal conte di Aquila (?) — Cinque casse di legno per trasporto di candelieri — Due dette per trasporto della cera.