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148 VI. I fenomeni della radiattività

uranite e trovò che la quantità di piombo che essi contenevano era proporzionale all’antichità del minerale e costante per minerali dello stesso periodo geologico. Anche altre esperienze hanno confermato l’idea del Boltwood.

Holmes ha anche calcolato l’età dei minerali dalla quantità di piombo che contenevano. Le età così trovate sono naturalmente più grandi di quelle calcolate partendo dalla quantità di elio, perchè il piombo formatosi è restato tutto nel minerale, mentre dell’elio parte se ne può esser liberata. Il valore più grande trovato è quello relativo ai giacimenti del Ceylan la cui età sarebbe di 1640 milioni di anni. In questo calcolo si suppone che il piombo trovato nei minerali sia dovuto tutto alla trasformazione dell’uranio.

Questo metodo costituisce il criterio migliore che finora si conosca per la determinazione dell’età degli strati geologici, perchè ha un buon fondamento sperimentale.

L’ultimo elemento della serie delle trasformazioni dell’uranio ha, come s’è visto, un peso atomico di 206,5. Questo elemento viene detto radio G od anche uranio piombo. L’ultimo elemento della serie del torio ha invece un peso atomico di 208,41. Infatti dal torio il cui atomo pesa 232,4 possono uscire 6 particelle .

Sicchè il peso atomico di questo ultimo elemento è anch’esso vicino al peso atomico del piombo. Anche per questa serie si è dunque pensato che si arrivi al piombo e anche qui molte esperienze sembrano confermarlo benchè non così luminosamente come per quella dell’uranio. Per ciò quell’ultimo elemento vien detto torio E, o torio piombo.

Per la serie dell’attinio non si può dir niente perchè il suo peso atomico non è ancora abbastanza conosciuto.

  1. Holmes e R. W. Lawson, Ph. M. 28, p.283 (1914).