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Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/152

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442 LA GIOYERTÙ DI CATERINA DE* MEDICI.

seguente morì. Appena tornato, si fece fare gli abiti funerari: un frate della Riviera di Genova gli aveva preconizzata la morte vicina. Filippo Strozzi era rimasto in Francia col titolo di legato pontifìcio, e- come tale ei seguì la Duchessa di Orléans a Parigi. Il P^pa gli aveva significato che oramai , essendo egli entrato in. relazioni di pa- rentela col Cristianissimo, gli pareva necessario lasciare alla corte di lui un uomo di alta conside- razione. L'affinità con Caterina davji in realtà al gentiluomo fiorentino una posizione tutta sua pròpria, a cui pure contribuivano il suo spirito, i modi gentili, e la magnificenza del vivere. II Re lo prese a benvolere moltissimo, a segno che quando, sei mesi dopo, per circostanze di fami- glia lo Strozzi divisava tornare a Firenze, Fran- cesco Primo pregò il Papa a negargli il congiedo. Soltanto quando Clemente ammalò gravemente, Filippo Strozzi lasciò Parigi: giunse però in Roma , che il Papa era già morto. *" La quale morte ruppe i vincoli che lo univano ancora al governo di Firenze. Come egli poi ed i suoi fig4i sMnimicassero col duca Alessandro, ed elevato Cosimo a d uca, dopo T uccisione orribile del cugino, intraprendessero insieme con altri distiliti cittadini una spedizione contro la città natale; come Filippo preso a Montemurlo, dopo lunga prigionia nella fortezza fiorentina, fu trovato ivi, o fosse di propria d'altrui mano, ucciso, lasciando nella morte an-