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Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/66

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50 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI

’• 50 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. La terribile nuova di Roma èra stata più veloce di loro. Pa ogni parte vennero chiamati a Firenze. Essi dovevano, tal era il desiderio de* malcontenti, intimare al Cardinale di Cortona e ai giovani Medici di partire senza indugio dalla città. Filippo Strozzi, con quella titubanza che non di rado tralignava in un operare equivoco, e che procacciò a lui una mala riputazione e un fine doloroso, non volle essere H primo a chiarirsi nemico al Papa contrastando a’ di lui parenti. Clarice più risoluta di carattere, sebbene indisposta lasciò indietro il marito. Col maestro de’ suoi, figli e due o tre persone fidate, venne essa alla villa, delle Selve, che in. ameno sito vedesi nel Vaklarno inferiore presso Signa. La sera stessa era a Firenze. La mattina di poi fu portata in lettiga alla casa Medici, ove non si trovarono soltanto gli aderenti e gli amici, ma eziandio molti dei più ragguardevoli cittadini che favorivano il movimento. Anche il Cardinale arcivescovo Pietro Ridolfi figlio d’una sorella di Leone X era là presente’, come pure messere Ottaviano de’ Medici, parente lontano ma fidato amico dei discendenti di Cosimo il vecchio, a cui il Papa- aveva confidato la sorveglianza dei suoi giovani attinenti; quello stesso Ottaviano in. cui i tesori artistici della famiglia (fra i quali il ritratto di Leon decimo fatto da Raffaello, che senza la stì?