Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/70

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54 LA GlOYEKTÙ DI CATERINA DE*MEDICI.

principiare della fatale rivoluzione, la quale do- veva tenere i Medici assenti dalla patria per di- ciotto anni; qui Piero Capponi minacciò al Re francese di rispondere col suono delle campane alle sue trombe. E dopo il ritorno dal secondo esi- lio, i parenti del Papa abitarono in questa loro casa, la quale durante l'assenza dei padroni aveva portato r arme del fiordaliso: v'abitarono, dico, il mite Giuliano innanzi di andare. a Roma, l'am- bizioso Lorenzo, il cardinale arcivescovo Giujio, .finché egli non cambiò la patria colla più ampia sfera d' azione ilei Vaticano. Era xjuesta casa il punto ove si concentravano le mire così spesso divergenti di quegli uomini, i quali, innanzi la pro- mozione de' Medici alla dignità ducale, facevano progetti e disegni per ordinare in nuovo modo la repubblica, che minacciava dissoluzione: vo'dire Francesco Guicciardini , Francesco Vettori,- Fi- lippo Strozzi, Baccio Valori ed altri parecchi, i nomi de' quali occorrono a ogni passo nelle storie del tempo. Qui, come abbiamo detto, nacque Ca- terina; qui abitò il primo duca Alessandro; di qui passò Cosimo 1 al Palazzo ove una volta sedeva la. Signoria; e che venne chiamato Vecchio, quando egli lo ebbe cambiato con quello comin- ciato da Luca Pitti. E questa casa popolata di mille, ora gloriose, ora triste memorie, adorna delle armi e delle divise degli antenati, il pronipote di Cosimo, quinto granduca, la vendè al marchese