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LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. 53

al lusso, e anche nei tempi di sfoggiò emula delle case più belle, vide questo palazzo le riunioni dei dotti d'Italia e di Grecia, le consultazioni cògli artisti , coi viaggiatori , coi negozianti di mano- scritti e di antichità presso il eultissimo cittadino, che dopò la morte del figlio Giovanni, errando per le vuote stanze del palazzo medesimo , si la- mentò essere troppa casa- per così piccola fami- glia. Qui nacque Lorenzo il magnifico: il quale, e qui, e nella villa di Careggi radunava intorno a sé i soci dell'Accademia platonica, e i più rinomati artisti; qui visse, come precettore de' suoi figli, Angelo Poliziano ; qui era un .andare e venire di Pico della Mirandola, di Marsilio Ficino, di Luca e Luigi Pulci, e degli altri grandi e minori inge- gni di quésta società de' Medici. Qui Michelangelo Buonarroti fanciullo contemplava gli antichi mar- mi dei quali era per riescire il maggiore emulo; qui cambiò egli in séguito la loggia del pian ter- reno) secondo l'antico costume fiorentino usata a trattenimenti di faccende private e pubbliche, in una sala, con quelle finestre ammirate assai, ma poco adatte allo stile dell' edifizio; sala la cui volta da Giovanni da Udine^ scolare di Rafiaello, verme adornata di stucchi e di pitture, nella ese- cuzione delle quali egli erasi mostrato maestro in Vaticano. Qui videfo la luce Papa Leone e i suoi fratelli; di qui pòco tempo dopo la prematura morte del padre, scapparono essi travestiti sul