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LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE* MEDICI. 57

nome da questa famiglia. Più che sessanta cit- tadini le fecero scorta. Appena fu ella giunta colà, venne a pregipurla messer Ottaviano onde ritor- nasse nel palazzo de' Medici , che la sola sua pre- senza nel crescente commovimento pareva po- tesse render sicuro.

La mattina dipoi Filippo Strozzi venne in città. Ei trovò la sua ablazione piena di cittadini : dopo brevi momenti recossi al Palazzo accompagnato dal solo suo fratello Lorenzo , traversando strade piène di armati, nelle quali fn diversi posti eran piantate artijglierie; mentre né i governanti né i loro avversari trovavano il coraggio di tentare un passo energico. Ippolito de' Medici lagnavasi ama- ramente delle dure parole di Clarice, e che ella avesse preso parte contro il suo proprio sangue. Egli, Filippo, col suo cognato Niccolò Capponi, e colla sua parte fra i principali poter dare al moviménto una direzione , onde non contrariasse così disordinatamente gl'interessi della famiglia Medici e del Papa-. Lo Strozzi rispose con parole evasive: non poter egli oramai padroneggiaire il tumulto, che in verità andava rapidamente cre- scendo a piena ribellione.

La Signoria favorevole ai Medici si ritirò. La rivoluzione fu condotta senza sangue, come spesso è accaduto in Firenze. Le lotte politiche, cui le parti inimiche ivi si abbandonarono, hanno qual- cosa della tattica de' condottieri del secolo deci-