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[1282] del vespro siciliano. 139

o unitamente nell’isola tutta, non ben si ritrae da’ pochi diplomi avanzati infino a’ nostri tempi, nè da’ cronisti, che dir delle leggi o non sapeano, o sdegnavano. Dubbio indi è se per deliberazione della lega venissero sostituiti agli antichi giustizieri, o se fossero stati eletti capitani di popolo da tutti i comuni d’una o più province, que’ che Saba Malaspina registra: Alamanno1, capitano in val di Noto e poi in tutta l’isola; Santoro da Lentini, in val Demone e nel pian di Milazzo; Giovanni Foresta, in quel di Lentini; Simone da Calafatimi nei monti

  1. Troviam del nome di Lamanno o Alamanno molti uomini e di parte nostra e di parte angioina nelle memorie di questi tempi. Il docum. XIII mostra che un Alamanno era il castellano di Sperlinga assediata da’ nostri, e un altro dello stesso nome tra i guerrieri del presidio. Un diploma del 9 febbraio 1278 dal r. archivio di Napoli, reg. 1268, A, fog. 63, a t., è indirizzato a Guidone di Alemania giustiziere di Capitanata. Un Bertoldo Alemanno si legge tra i guerrieri di Messina fatti prigioni nel combattimento di Milazzo a 12 giugno 1282, veg. il capitolo seguente. Raimondo Alemanno nel 1287 fu con Giacomo all’assedio di Agosta, veg. il cap. 13. Per altro è probabile ch’esistessero diverse famiglie di tal cognome, preso, com’era solito in que’ tempi, dalla patria di questo o quell’altro Alemanno che veniva ad abitare in Italia.