Pagina:La guerra del vespro siciliano.djvu/68

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52 la guerra [1266-82]

così gli editti; saltan fuora i riscotitori; non bastando i

    Abbruzzo 6573 13 16
    Terra di Lavoro e Contado di Molise 8089 » »
    Principato e terra Beneventana 5566 12 17
    Capitanata 3300 24 1
    Basilicata 4286 29 1
    Terra di Bari 5446 21 »
    Terra d’Otranto 3547 14 8
    Val di Crati e terra Giordana 5725 27 16
    Calabria 2631 28 12
    Sicilia di qua dal Salso (Sicilia orientale) 7600 » »
    Sicilia di là del Salso (Sicilia occidentale) 7500 » »
     
    Totale 60,170 11 11

    come si legge in un diploma del 13 febbraio quarta Ind. (1276) nel registro di Carlo II segnato A, 1201, fog. 90. Lo stesso dì fu bandita in alcune province di terraferma un’altra imposta per le galee, come si vede da un altro diploma del 20 febbraio quarta Ind. (1276), ibidem. Altre once 1,674 per soldi della gente delle galee di guardia intorno la Sicilia, si veggon pagate, la più parte dalla città di Palermo, in tre diplomi del 24 e 25 gennaio e 2 febbraio quinta Ind. (1277) reg. 1268 O fog. 47.

    Abbiamo oltre a ciò le scritte del danaro che appare ricevuto dai due giustizieri di Sicilia nei mesi di maggio e giugno 1277 per sovvenzioni generali, nella somma di once 10,801, che certo non appartiene all’imposta de’ soldati; e perciò il danaro pagato dalla Sicilia in quell’anno passò di molto le 30,000 once. Non è dubbio che quelle partite appartengano a un medesimo anno, cioè alla quinta Ind. 1276-77, perchè gli editti si mandavan fuori prima del cominciamento della indizione, e il danaro s’incassava nel corso della medesima. Queste scritte trovansi nel registro 1268 A fog. 40, 41, 42, 43. Da quella data il 29 maggio, fog. 41 a t., si scorge che la sovvenzione pei soldi della gente delle galee nel giustizierato di qua dal Salso era da 800 a 900 once all’anno.

    3º. La proporzione della colletta tra il reame dell’isola e quel di terraferma, era come di uno a quattro; il che fa argomentare che a un di presso la popolazione stava nella stessa ragione, che è anche quella d’oggidì.
    4º. I magistrati preposti a riscuoter le collette o sovvenzioni erano i giustizieri. Su quali elementi l’amministrazione angioina prendesse a scompartir la somma tra le varie terre, s’ignora. Forse avea qualche abbozzo di censimento, non sappiam se di beni o di popolazione; ma è certo che dalla corte veniva la distribuzione; e ciò veggiamo per la distribuzione della moneta nuova nel diploma del 12 agosto 1279, che si pubblica