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[1266-82] del vespro siciliano. 59

i traffichi esterni, e li interdice agli altri, gl’interiori travaglia e soffoca con quei, che nuovi statuti chiamò l’imperator Federigo, e nuovi balzelli eran per vero su varie derrate, e privativi dritti del vender sale, acciaio, seta, e altre merci1. Nei traffichi allora addentrandosi re Carlo con quella guida delle angherie baronali, qui fabbrica mulini, e comanda non possa alcuno macinar altrove i frumenti; qui spianando pane, se ne fa ei solo venditore ai sudditi l’amorevole monarca2. Forni, e mulini, e antiche gabelle, balzelli nuovi, terratichi, multe, esazioni dell’amministrazione della giustizia, ei dà in fitto ove il possa; ondechè l’ingordigia dei pubblicani con la sua si mesce a travaglio de’ popoli3. Ma, se pubblicani non trova, adocchia i più ricchi uomini; sforzali a toglier quegli ufici, come allor diceano, in credenza; cioè, che riscuotano per loro, paghino al re quel tanto ch’ei ferma a suo arbitrio, ragionando in tempi sì mutati e calamitosi il

  1. Veggasi di Gregorio, Considerazioni sulla storia di Sicilia, lib. 3, cap. 6 e 7.

    Il segreto amministrava queste gabelle, ed era in Sicilia un solo, se non che talvolta più persone prendeano in fitto questo uficio, come il mostra un diploma del 29 ottobre ottava Ind. (1279) per alcune decime e prestazioni alla chiesa di Messina, nel cui margine leggesi _Alaymo de Lentini et sociis secretis Sicilie_, r. archivio di Napoli, reg. segnato 1270, B, fog. 9; e un altro diploma del 23 settembre dello stesso anno, ibid., fog. 8, per la elezione d’Arrigo de Riso e Arrigo Rosso da Messina a segreti di Calabria. Da un altro diploma del 27 marzo ottava Ind. (1270), ibid., fog. 3, si rileva, che le entrate della segrezia di Sicilia per la ottava Ind. montassero ad once 19, 310, 26, 10. Veg. anche diploma del 15 marzo 1278, ibid., reg. segnato 1268, A, fog. 142, indirizzato al segreto di Sicilia; e un altro al medesimo, ibid., reg. 1270, B, fog. 11, dato il 27 febbraio, ottava Ind. 1280, per dritti di _riva e bucceria_ di Palermo.
  2. Diploma del 6 agosto 1281 nell’Elenco dalle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. I, p. 228.
  3. Ibidem. Ad ogni pagina si leggono diplomi riguardanti questi affitti.