Pagina:La lanterna di Diogene.djvu/146

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— E non gli fa male? — chiesi accennando l’uomo.

— Male? — ella rispose per lui. — Lascia che mangi, questo disgraziato.

— Male? Male fa a non mangiare, — disse l’uomo. — Oh lei, quel signore, — aggiunse ammiccando al mio compagno, — vuole favorire? Giovanna, porta qua una scodella.

— No, grazie, — disse il mio compagno, sorpreso d’essere stato sorpreso.

— Ma che cosa vuoi che un signore mangi quella roba lì! — rimproverò la Giovanna.

— To’! Vedo che guarda, — disse naturalmente l’uomo. — E poi l’è miga vera? Di fuori io sono povero e loro sono signori; ma dentro, nella cassa, — e indicava la macchina organica, — non c’è poi questa gran differenza!

— Non capisci che loro guardano perchè noi si mangia come le bestie? — corresse lei.

— Ah, se è per questo, — e il pescatore riprese il suo cucchiaio, come dire: «guardate pure».

— Io guardavo infatti, — mi avvertì sottovoce il compagno. — Lei non lo crederà, — proseguì dopo essere rimasto alcun tempo col capo chino, rivolto a me, — ma io darei cento volte il mio patrimonio, la mia riputazione, tutto, per poter mangiare; quella broda lì. A