Pagina:La lanterna di Diogene.djvu/147

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lei, scommetto, fa nausea, eh? Per me invece è un profumo delizioso!

— A questo punto?

— A questo punto, oh sì! Sono confessioni seccanti, mah! Io, — riprese, — sono condannato al latte. Una delle due: o morire, o, se voglio prolungare la vita, latte. E questo perchè? Perchè i miei reni non operano più! Quando vedo nelle vetrine dei salumai certe fiamminghe piene di arnioncini da vendere, io mi sento impazzire! Poterne sostituire un paio coi miei! Voi altri trovate tante ragioni per criticare la conformazione del mondo e della società: il mondo è perverso, la vita è triste, ecc. Io? io se potessi sostituire i miei reni ammalati con quelli sani di un suino, io sarei un essere felice e il mondo sarebbe un paradiso! Come? lei ha i reni sani e non salta di gioia? dico a lei, sa? Lei fra poco va a casa, vero?

— Sì, — dissi io sorpreso da quella specie di convulso che era nelle sue parole.

— Trova il pranzo pronto. Vi sarà una minestra, un piatto di pesce, un arrosto, che so io....

— Lo spero.

— E non si sente felice? Ah, lei mi guarda come si guarda un pazzo. Io vorrei, veda, che gli uomini che pretendono di studiare la vita