Pagina:La lanterna di Diogene.djvu/197

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e credetti dire bene; ma ero destinato quel giorno a non indovinarne una.

— Ma che il diavolo! Scimunito! («Scimunito» non me lo disse, ma lo si lesse chiaro nel suo volto). Il diavolo ha ben altro da fare! Un barbagianni, un gufo è stato! Ci deve essere un barbagianni, un gufo lassù! Le passere hanno sentito l’odore, capisce lei? Sono fuggite: ma chi può — e sforzava la vecchie pupille entro il fogliame — andarlo a scovare in quella selva?

O rondini, o tortore, o uccelli della Vernia, che intorno a Santo Francesco facevate nembo e festoso canto, ed egli vi chiamava sorelle e fratelli e vi lodava e vi accomiatava ai punti estremi della terra, e verso settentrione e verso ponente, e dove il sole nasce e dove muore, affinchè la vostra voce canora, gloria di Dio, diffondeste, o quanto pochi sono in terra uomini metafisici e spirituali! E Iddio ha donato a tutti una divina anima immortale?


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Mentre a questo pensavo, suonarono molti e lieti saluti al reverendo; e insieme a quei saluti una schiera di signore entrò pel cancello, ad una, ad una.