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la leggenda di tristano 59


gente, sí come sono quegli di Cornovaglia». E allora incominciano gittare gli asberghi e tutte loro arme, e diceano che giamai eglino non porteranno piú quella arme, dappoi che cosí vilemente è loro disivenuto. E T. di queste cose si facea grande maraviglia, e disse loro: «Cavalieri, dappoi che voi non volete portare le vostre arme, or prendete le mie e sì le portate». Allora dissero li cavalieri: «Noi siemo assai vitoperati, non vogliamo portare vostre arme per avere piú disinore». A tanto si parte T. dali cavalieri e cavalca molto fortemente. E cavalcando in cotale maniera, vide Blanore alo ’ntrare d’uno castello, ed hae in sua compagnia la damigella dell’Agua dela Spina. E quando gli vide, si disse a Governale: «Cavalchiamo tosto, imperciò ch’io veggio la damigella, la quale mi disse villania e molto villane parole, e lo cavaliere che mena la damigella dell’Agua dela Spina. E imperciò molto mi tarda ch’io sia ala battaglia con lui». E Governale rispuose e disse: «E com’è, e vuogli tu venire ala battaglia con lui? Nel castello è giá la damigella e non è vostra dama. Adunqua non puoi tu combattere con lui».


L. — Ora dice lo conto che T. rendeo cotale ragione a Governale e dissegli: «Maestro, io ho inteso che l’usanza deli cavalieri erranti è cotale, che ciascheduno cavaliere si gli puote appellare di battaglia. E dappoi che noi saremo fuori deio castello e io appelleroe lo cavaliere ala battaglia». E Governale disse: «Di queste cose mi chiamo io bene contento». E allora cavalca T. inverso lo castello e venne ad albergare con una dama, la quale dama non avea marito, ma avea uno suo figliuolo ch’iera molto pro damigello. E T. quando fue disarmato, e lo damigello lo volle conosciere e disse: «Cavaliere, foste voi anche in Irlanda?». E T. disse di no. E lo damigello gli disse: «Per mia fé, voi v’assomigliate pur ad uno cavaliere, lo quale vinse lo torneamento in Irlanda e sconfisse Pallamides lo buono cavaliere, e fece lo giorno tanto d’arme, che bene si dee ricordare per ogne valentre cavaliere. Lo quale cavaliere tornava nela corte delo re Languis». E