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la paura, il dolore, i ricordi, sì allontanavano. Gli sembrò di viaggiare davvero, a cavallo, su per il sentiero dell’altipiano: tutto era quieto, chiaro; attraverso i grandi ontani gialli s’intravedevano radure coperte d’erba di un verde tenero che riposava lo sguardo; le aquile, ferme sopra le rocce, fissavano il sole.

D’un tratto la guardia campestre gli si fece davanti; salutò e gli mise un libro aperto sull’arcione.

Ed egli riprese a leggere l’Epistola di San Paolo ai Corinti, nel punto preciso dove l’aveva lasciata la notte avanti. «Il Signore conosce i pensieri dei savi e sa che son vani, ecc.».




La domenica la messa era più tardi degli altri giorni, ma egli si recava in chiesa di buon’ora per confessare le donne che poi volevano fare la comunione.

La madre, dunque, lo chiamò all’ora solita.