Pagina:La madre (1920).djvu/79

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D’un tratto, mentre si sollevava sulla punta dei piedi per staccare infantilmente una perla di resina da un mandorlo, vide nel vicolo di là della muriccia due occhi verdognoli dalla pupilla lunga che lo fissavano. Sembravano gli occhi di un gatto; e tutta la persona della donna, vestita di grigio, seduta aggomitolata sullo scalino di una porticina nera in fondo al vicolo, aveva qualche cosa di felino.

La rivedeva ancora, nitidamente, davanti a sè: gli sembrava di avere ancora fra il pollice e l’indice la goccia molle della resina, mentre i suoi occhi affascinati non potevano staccarsi da quelli di lei, E sopra la porticina rivedeva una piccola finestra circondata di una striscia bianca, con una piccola croce sopra. Egli conosceva bene, fin da ragazzo, quella porticina e quella finestra: e quella croce contro le tentazioni lo divertiva, perchè la donna che abitava la casupola. Maria Paska, era una donna perduta. Eccola lì ancora davanti a lui, col suo fazzoletto frangiato, aperto sul collo bianco, fin dove