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La maestrina degli operai 161

XVII.


Dopo molta esitazione, la Varetti si decise ad aspettare ancora, e ritornò alla scuola serale, il lunedì sera, un po’ turbata dentro, ma tranquilla di fuori, come se nulla fosse accaduto. Seduta appena a tavolino, essa s’accorse, senza guardare il Muroni, che questi stava in un atteggiamento in cui non l’aveva mai veduto, coi pugni appoggiati sul banco e il mento sui pugni; e le bastò, un minuto dopo, dargli uno sguardo di sfuggita, per riconoscere che aveva bevuto. Aveva daccapo il ciuffo in mezzo alla fronte, gli occhi imbambolati e sonnolenti, la cravatta scomposta, e parve alla mae-

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