Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/103

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A rendere più intensa questa ottusa vita autonoma dei sensi la scienza moltiplica la loro potenza con ingegnosi apparati. – Ma questa intensificazione non è che la ripetizione della stessa vicinanza, il render più vasta la stessa unica determinazione. Come se si prende l’idrogeno non in riguardo al cloro ma in riguardo al carbonio; che dell’uno s’accontenta ogni atomo con un atomo d’idrogeno, nell’altro ogni atomo è capace di 4 atomi d’idrogeno. Ma è sempre la stessa vita atomica, la stessa impotenza a procurarsi la vicinanza; l’idrogeno è la stessa realtà puntuale per entrambi. La vicinanza s’intensifica soltanto per la presenza delle determinazioni future, che nel presente ogni volta procura la vicinanza futura: questa è la vicinanza delle cose lontane (v. P. I, 2° c.). L’altra non è intensificazione ma moltiplicazione.

L’occhio nudo vede lo stesso che il telescopio o il microscopio; l’orecchio lo stesso che il telefono o il microfono. – Così anche tutti gli altri apparati che registrano colla delicatezza dei loro ingegni, i segni di minime relazioni che per la vicinanza moltiplicata sono portate vicine – non più ne prendono.

Degli scienziati moderni direbbe Isaia: «Hanno microscopi e non vedono, hanno microfoni e non sentono».