Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/114

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«Secondo la sua fantasia...».

«Ma badiamo! non da eccentrico! ma nella via e nel modo come il nostro provvido tempo facili e leciti ce li offre».

«Gaudente, ma uomo di mondo».

«Certo, ma gaudente... intendiamoci» Bisogna concedere un po’ al corpo e un po’ allo spirito. – Oh la poesia e la letteratura sono state sempre la mia passione. Anche la storia! c’è un compiacimento a pensare: "ecco, tutto questo abbiamo fatto noi" e d’altronde constatare la via che s’è fatta per cui la nostra vita s’è evoluta al presente grado di civiltà. È una bella cosa, la storia. – Chissà, se non fossi stato preso nell’ingranaggio amministrativo... – Mah. – Del resto io credo che nel tempo che corre ogni uomo, che voglia camminare col progresso, debba possedere una varia ed eletta coltura umana. Né debba esser del tutto ignaro delle scienze esatte, per le quali siamo i veri signori del creato e nessun mistero sfugge ormai al nostro occhio».

«Ma lei è multilatere!».

«Oh, un dilettante...».

«Lei trova tempo per tutto!».

«Certo! Ma... bisogna aver la coscienza d’aver fatto il proprio dovere. Oh questo si, sul dovere non si transige. Altro è compiacersi di letteratura, di scienza, d’arte, di filosofia nelle piacevoli conversazioni – altro è la vita seria. Come si direbbe: altro la teoria altro la pratica! Io, come vede, mi compiaccio di queste discussioni teoriche, mi diletto degli eleganti