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vita all’infuori della loro attività scientifica – e che compiono questa come a loro vitalmente, fisiologicamente necessaria, così da aver l’unica speranza e l’unica gioia negli esperimenti, e da arrischiar la vita per conquistar una notizia alla scienza –bisogna dire che essi sono un modello degli uominidell’avvenire – poiché di fatto la loro volontà è tutta informata alle necessità sociali e in loro vivono i sensidegli altri uomini e gli stomaci preoccupati dell’avvenire– mentre coll’individualità ridotta al meccanismo – essi compiono le funzioni della comunità ὡς ἰδίαν ἔχοντες γνώμαν. –
δοξος era usato con prevalenza in senso cattivo); è sempre stato da quando primi convennero 3 uomini a formare collegio, che certo volta a volta uno dei tre satà stato dichiarato pazzo dagli altri due. –
Ma il servizio di consacrare la frase della mediocrità spaurita: «quello è un matto», con l’autorità assoluta della scienza traducendola nel dogma: «quando l’esperienza ‘oggettiva’ è insufficiente a ‘dar ragione’ d’un individuo, questo individuo è pazzo» – questo servizio non poteva renderlo alla comunità che quello che le è del tutto asservito: lo scienziato moderno. –
La società che non può difendersi dalle verità enunciate da quelli,che per lei sono rivoluzionari e che minacciano la sua sicurezza, «onestamente» rispondendo con argomenti razionali agli argomenti,ma solo opponendo la violenza e materialità del suo esisterecome dato di fatto – quando non li può imprigionare come delinquenti,può porre così la pregiudiziale della pazzia e non incaricarsene.– Se Cristo tornasse oggi, non troverebbe la croce ma il benpeggiore calvario d’un’indifferenza inerte e curiosa da parte dellafolla ora tutta borghese e sufficiente e sapiente – e avrebbe la soddisfazione di esser un bel caso pei frenologi e un gradito ospite dei manicomi. –
Certo anche qui Aristotele in qualche modo τοῦ μάλιστα ἐνδόξου στοχάζεται quando si chiede nei Problemi (Sectio xxx): Διά τί πάντες ὅσοι περιττοί γεγόνασιν ἄνδρες ἢ κατά φιλοσοφίαν ἢ πολιτικὴν ἢ ποίησιν ἢ τέχνας φαίνονται μελαγχολικοὶ ὄντες καὶ οἱ μὲν οὕτως ὥστε καὶ λαμβάνεσθαι τοῖς ἀπὸ [μελαίνης] χολῆς ἀρρωστήμασιν; e cita ad esempio Ercole, e Lisandro, e Aiace e Bellerofonte; τῶν δὲ ὕστερον, Empedocle e Platone e Socrate: καὶ ἑτέρους συχνοὺς τῶν