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Nel caso di limite, nel punto di contatto della giustizia con la vita, i bisogni sono zero; l’attivitá è infinita: attivitá razionale = l’infinita potestas: l’atto.
Nel punto N: x = xn, y = yn;
alla differenza limc x - xn = 0 - xn = -xn corrisponde
limc y − yn = ∞ - yn = ∞.
Per l’arbitrio di quella qualunque cosa che l’uomo chiede di piú che la giustizia non voglia (cioè: 0), il suo debito d’attivitá, il dovere ch’egli dovrebbe compiere e non compie, è infinito. – Nel caso di limite la costante è una linea infinita, non piú una superficie (essendo un lato ridotto a zero, l’altro all’infinito): l’uomo giusto non vive piú; non si continua ma si sazia nel presente. Ma il limite è in matematica il punto a cui ci s’avvicina infinitamente, e che