Pagina:La polizia di Londra.djvu/56

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(5) Come si rileva da questa descrizione, a Londra ci vollero non meno di 25 anni prima che fosse completo l’ordinamento della polizia, per cui non deve recar meraviglia, nè vi è ragione di dolersi, se in questo nostro nuovo Regno italiano non si è riusciti ancora, nel breve periodo di tempo trascorso dalla sua costituzione, ad ottenere un efficace ordinamento della pubblica sicurezza.


(6) Sarebbe cosa molto vantaggiosa al servizio se anche nelle primarie città d’Italia, si adottasse il sistema inglese di destinare una divisione o squadra di agenti esclusivamente per i servizi generali dei tribunali, dei teatri, e d’ogni altro luogo di pubbliche riunioni; invece che attualmente p. e. ai teatri il municipio manda i suoi agenti, la questura le sue guardie di sicurezza pubblica, ed i carabinieri ci vanno per loro conto: ed ognuna di queste categorie d’agenti, fa da sè, non dipendendo che dai proprii superiori diretti.


(7) Un embrione della polizia detective inglese, si ha attualmente in Italia presso qualche questura, mediante la formazione d’una squadra volante di Guardie dirette dall’Ispettore Capo. Ma per la difficoltà d’avere nel Corpo delle Guardie di sicurezza pubblica, col misero soldo con cui sono presso di noi retribuiti siffatti agenti, degli uomini che abbiano gli stessi requisiti voluti in Inghilterra, non si ottengono quegli importanti servizii che rende la polizia detective di Londra. E per trovar modo di migliorare presso di noi questa utilissima organizzazione, bisognerebbe applicare alla suddetta squadra volante due o tre ufficiali di sicurezza pubblica, scelti fra i più abili pel servizio investigativo.


(8) È notevole l’aumento delle ronde notturne in Londra, in confronto di quelle diurne, essendo queste limitate soltanto a 921, mentrechè di notte ascendono al numero di 3126, epperciò 2205 in più che di giorno.

Questa ragionevolissima disposizione dovrebbe essere messa in pratica anche in Italia, dove invece si segue attualmente un sistema opposto, vedendosi di giorno in giro per le città molti agenti d’ogni genere, municipali e governativi; mentre che poi di notte ben può dirsi di loro, in generale, che sono come i naufraghi di Virgilio — rari nantes in gurgite vasto. —

Sarebbe quindi un utile provvedimento quello d’ordinare, che un terzo degli agenti suddetti venisse destinato al servizio diurno, e due terzi al servizio notturno; ed i piantoni, che ora si tengono di giorno, sarebbe cosa assai più vantaggiosa, in quanto agli agenti della pubblica sicurezza, che fossero stabiliti nelle ore innoltrate della notte e nei punti principali della città, come sono quelli dove le vie si incrocicchiano. Questi piantoni poi dovrebbero essere controllati da altri agenti di ronda.


(9) Proporrei che questa massima fondamentale del regolamento della polizia inglese, fosse fatta stampare a caratteri cubitali in tanti cartelloni, da tenersi costantemente affissi in ogni caserma degli agenti della pubblica sicurezza, per norma continua della loro condotta.


(10) Non solo in Inghilterra, ma anche in Italia fuvvi un tempo in cui nelle Subalpine provincie era in vigore una legge, che opportunamente puniva tanto chi chiedeva, quanto chi dava l’elemosina; questa legge ha la data del 6 agosto 1716 ed emanò dal Re Vittorio Amedeo. E l’articolo che contiene la surriferita disposizione, lo riporto qui appresso nel suo testo originale:

«Art. 2. Affinchè le limosine che ciascheduno suol fare, si riserbino con miglior uso a beneficio di detto ospedale, (che è l’Ospedale della Carità tuttora