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ventato. Che cosa passò allora nel pestilenziale mistero di quell’anima abbietta? Forse, il bisogno di confortar Giame col dimostrargli che tutti gli uomini sono malvagi.
— E sa perchè questo vecchio eremita, questo sant’uomo non denunziò il fatto? Glielo dico io, piccolo dottore. Perchè quei denari che aveva dato ad Antonio Dalvy erano rubati al santo. Erano l’elemosina che i devoti davano al santo, e che costui s’appropriava.
Anche zio Juanne era freddo di terrore. Come colui sapeva la sua colpa? Era il demonio? Con gli occhi spalancati guardava timidamente, ora Giame, ora Bellia.
E avrebbe voluto fuggire, nascondersi; ma non poteva; e si sentiva vilmente inchiodato al suo posto. Improvvisamente Giame domandò:
— E Ghisparru, sapeva?
— Sì, quando mi arrestarono gli feci sapere dove ero stato la notte del 13 giugno, quando lo avevo lasciato a dormir solo in campagna, ma neppur egli ha voluto dire una buona parola per me... e... sapeva tutto, il vecchio cinghiale... e...
Giame non lo lasciò proseguire.
— Uscite! Uscite, o vi sparo — disse traendo la rivoltella.