Pagina:La regola di San Benedetto.djvu/151

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molata per tutto il mondo: e il nuovo cantico di onore, di lode e d’adorazione, che fa sentire la vittima santissima offerta al Padre, vince infinitamente gli omaggi e le glorie che gli tributano tulle le schiere dei Santi e degli angeli in cielo, e dei giusti sulla terra.

Il solo cantico del sacrifizio eucaristico può ringraziare e ringrazia l’Onnipotente nel modo il più degno della sua infinita bontà e maestà, per tutti i benefici e i doni che ha sparsi, e che di continuo sparge sopra la terra. E se tutte le umane generazioni si protraessero per dar gloria, onore e azioni di grazie a Colui che è vivente nei secoli, i loro cantici non potrebbero essere grati a Dio se non si alzassero tra i profumi del gran Sacrificio, nel quale si offre un Olocausto, e si porta ai piedi del divin Trono una vittima, che sola può soddisfare per tutti i doni di Dio.

Più, la vittima stessa nell’atto che