Imparava la vita, il cielo, Iddio.
Tale una voluttà di virtù vera
S’era messa nel cor di tanto amante,
Che se il miravi alla fanciulla accanto, 85Uno detto l’avresti de’ bennati
Che della santa idea sereni e santi Sanzio creava sull’eterne tele,
Generazion che d’assai vince quante
Passeggiano sul dosso della terra. 90Così volgeano i giorni tutti belli
Di castissima gioia; ma le notti
Faceansi sospirose; scompagnate
Le due metà cercavansi; la forza
Onnipotente che in un sol volere 95Li avea congiunti, richiamava entrambi
A complemento in una carne sola.
Ad affrettar perfezïom cotanta