Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/157

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ra. Il qual divieto sparse vie più lo strepito del caso e del suo autore. Onde a Timeo, ed Egesia, e Teopompo ed altri nelle storie ne fecero menzione. Imperocchè la fama è il più indomito de’ mostri. Non basta a vincerlo nè potenza nè fortuna, anzi entrambe le sono sottomesse. Perciò vedemmo i più superbi conquistatori temere lei sola, e implorare il favore delle Muse adulatrici. Quel decreto adunque mostrò non darsi stoltezza per quanto sia giudicata la estrema, la quale non ne abbia altra superiore. Perchè Erostrato si propose di eternare il suo nome; fu tal fine in sè lodevole, benchè ne fosse il mezzo scellerato. Le città dell’Asia invece ebbero in comune un insensato proponimento, e con più insensata deliberazione sperarono di conseguirlo. Avvenne per fine, a rendere più memorabile quella notte, il nascimento di Alessandro cognominato il magno dal terrore delle