Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/38

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tro a mirare gli eventi degli emuli più felici. Giunse languido alle sue stanze, ove giacendo non si doleva che della palma rapitagli dal fato persecutore. Reso incapace di nuovi cimenti per allora, dopo alquanti giorni, sendo già sciolta quella celebrità, restaurato di forze quanto bastava al ritorno, per la medesima via si diresse a Lemno, ove giunse con espedito viaggio.

L’affettuosa Agarista correva spesso al lido, implorava gli Dei, già le sembrava eterna la sua assenza, già il cuore palpitava conscio de’ rischi delle corone Olimpiche. Approdò per fine il tanto desiderato giovane pallido per la recente infermità. Languiva d’allegrezza Agarista nello abbracciarlo, ma insieme una angoscia le stringea il cuore veggendolo abbattuto. E prestamente ricondottolo al palagio, e d’ogni ristoro provvedutolo, volle da lui contezza de’ casi di Olimpia, ma con discreta benevolenza senza rampogne, ad altro non attese che a porre