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NOTE

1 Ricordi storici de’ Rinuccini; Firenze, 1810; pag. cxxi-xxii. Pei particolari delle feste di San Giovanni al tempo della Repubblica, vedi Cesare Guasti, Le feste di San Giovanni Batista in Firenze; Firenze, Loescher e Bocca, 1881.

2 Nella VIIª fra le Elegiae del Poliziano, a pag. 238-248 delle sue Poesie latine e greche pubblicate per mia cura; Firenze, G. Barbèra, 1867.

3 Vedi nel cit. volume delle Poesie latine del Poliziano, a pag. 115-147.

4 Di Bartolommeo Scala, l’epitaffio in nome del padre di lei; che riferii, con altra epigrafe, nel cit. volume polizianesco a pag. 145. Di Naldo Naldi, Eulogium in Albieram Albitiam morientem, ad Sismundum Stupham eius sponsum, e una sequela di epitaffi. Di Ugolino Verini, in Albierain. Di Alessandro Bracci, Epigrammata in Albieram Masi Albitii filiam, puellam formosissimam, immatura morte peremptam. E adespoti, più altri epitaffi, epigrammi, ec. E poi in prosa, epistole consolatorie allo sposo, di Marsilio Ficino, di Carlo Marsuppini,.... Da farne, insomma, un volume, se meritasse la pena, compulsando i codici Laurenziani (sulla scorta del Catalogus del Bandini), e un Corsiniano 582, e i Carmina illustrium poetarum italorum (Florentiae, 1719-1726).

Nel Catasto fiorentino del 1470 (San Giovanni, Chiave, c. 199) questa è la «portata» di «Maso di Luca di messer Maso, malsano, di anni 42: madonna Caterina sua donna, gravida, d’anni 30; Luca suo figliuolo, d’anni 14: Albera sua figliuola; Maria sua figliuola; Danora sua figliuola; Bartolomea sua figliuola; Lisabetta sua figliuola; Giovanna sua figliuola». E nel Libro dei morti dal 1457 al 1501: «L’Albiera di Tommaso di Luca degli Albizi, riposta in San Piero Maggiore, a dì 15 di luglio 1473». (Archivio fiorentino di Stato).

Quel giovenile matrimonio è registrato nel Catasto fiorentino del 1469-70 (Santa Maria Novella, Unicorno, II, c. 213): «Marco di Piero di Giuliano Vespucci, d’età d’anni XVI. Simonetta di messer Guasparri Catani sua donna, d’anni XVI». Taluno ha dubitato dell’età di questo marito: ma il confronto con altre portate ai Catasti (del 58, dell’80, del 95) comprova che Marco Vespucci era proprio nato

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