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226 nel rinascimento

nel 1453, Dalla Simonetta non apparisce aver avuto figliuoli; sì dalla seconda moglie, che fu nel 1478 Costanza Capponi.

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Vivebam, fato sum rapta Albi era; coniux
     Sismundus vitam reddidit en Iterum:
Nam faciem et claram caelato marmore formam,
     Ingenium et mores Carmine, restituit.

7 Sui ritratti della Simonetta, non che sulla interpetrazione della Primavera del Botticelli, vennero riassunte autorevolmente le diverse e disputate opinioni da I. B. Supino, Sandro Botticelli (Firenze, Alinari-Seeber, 1900), pag. 31-37, 69-82. Cfr. anche E. Müntz, Histoire de l’Art pendant la Renaissance, II (Italie, L’Age d’or), pag. 636-38, 611; Paris, 1891.

8 I soliti epitaffi, come per l’Albiera, ed epigrammi latini: di Piero Dovizi da Bibbiena, di Tommaso Baldinotti pistoiese, di Francesco Borsellini, nel cit. codice Corsiniano. E poi: una Elegia di Bernardo Pulci fiorentino, della morte della diva Simonetta, a Iuliano de’ Medici; e dello stesso Bernardo un sonetto petrarchevole. La diva Simonetta a Iulian de’ Medici; e di un veronese Francesco Nursio Timideo, pur terzine elegiache intitolate latinamente Carmen austerum in funere Symonettae Vespucciae fiorentinae, ad illustrissimum Alphonsum Calabriae ducem: da vedere nello scritto di A. Neri, La Simonetta, nel Giornale storico della letteratura italiana; vol. V, 1885, pag. 131-147, riassunto nell’Illustrazione Italiana, n.° 13 del 1886.

9 Vedi La giusta di Giuliano, nel mio libro Florentia (Firenze, Barbèra, 1897) a pag. 391-393.

10 «In Simonettam», a pag. 149-150 della cit. mia edizione delle Poesie latine e greche. Quello nel quale «Iulii est sententia a me versibus inclusa» dice così:

Aspice ut exiguo capiatur marmore quicquid
     mortali possit a superis tribui.
Hic Simonetta iacet, cuius mortalia cuncta
     concipere immensum non poterant animum:
quam neque mors potuit visa exterrere, Deumque
     mox petiit cui se nympha dedit moriens.

11 Vedi Alcune prose di Lorenzo de’ Medici per dichiarazione e storia de’ suoi Sonetti e delle Canzoni, nel volumetto (Firenze, Barbèra, 1859) delle Poesie di L. de’ M. per cura di G. Carducci; a pag. 35 e segg.

12 Carte Medicee avanti il principato (nell’Archivio fiorentino di Stato), filza xxxiii: lettere da Firenze di Piero Vespucci, suocero della Simonetta, al magnifico Lorenzo a Pisa, che gli aveva mandato il suo proprio medico.

18 aprile 1176 — .... La Simonetta si sta quasi nelli medesimi termini che quando Voi partisti, et poco v’è di meglioramento. Attendevisi et per maestro Stefano et per ogni homo cum diligenzia, et così sempre si farà....