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56 nei primi secoli del comune

non credo aver da pentirmi di quella che, in relazione col mio tema, a me venne fatto di darle: «idealità della donna, immanente nella storia».

7 Il canto XV, primo della trilogia fiorentina che il poeta svolge intorno alla figura luminosa del suo trisavolo Cacciaguida degli Elisei.

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lo mi volsi a Beatrice; e quella udio
     pria ch’io parlassi, ed arrisemi un cenno
     che fece crescer l’ali al voler mio.
Poi cominciai così....
                                             XV, 70-73
Vincendo me col lume d’un sorriso
     ella mi disse: Volgiti ed ascolta,
     che non pur ne’ miei occhi è paradiso.
                                             XVIII, 19-21

9 XV, 97-99 e segg.

10 Al geniale argomento appartengono: La donna genovese del secolo XV, di Carlo Braggio; Genova, dal Giornale ligustico, an. XII, 1885: — La donna nel Medio Evo a Venezia, di B. Cecchetti, Venezia, dall’Archivio veneto, an. XVI, 1886; e La storia di Venezia nella vita privata, di P. G. Molmenti, Torino, Roux, 1885: — gli studî di Lodovico Frati su La vita privata di Bologna dal secolo XIII al XVII; Bologna, Zanichelli, mdcccc (dello stesso autore, anche La donna italiana secondo i più recenti studi; Torino, Bocca, 1899): — una Conferenza di Guido Biagi, La vita privata dei Fiorentini, fra quelle su La vita italiana nel Rinascimento; Milano, Treves, 1893 — una di Lodovico Zdekauer, La vita privata dei Senesi nel Dugento, e una di Eugenio Casanova, La donna senese del Quattrocento nella vita privata, fra quelle tenute dalla Commissione senese di Storia patria; Siena, Lazzeri, 1895-98; — La storia di Pescia nella vita privata, di Carlo Stiavelli; Firenze, Lumachi, 1903 — e nel libro La donna italiana descritta da scrittrici italiane in una serie di Conferenze temile all’Esposizione Beatrice in Firenze (Firenze, Civelli, 1890), quelle specialmente di Maria Savi Lopez, La donna italiana nel Trecento; di Filippina Rossi Gasti, Le donne nella Divina Commedia; di Alinda Bonacci Brunamonti, Beatrice Portinari e l’idealità della donna nei canti d’amore in Italia.

11 Parad. XV, 130-135; XVI, 34-39.

12 G. Villani, IV, x.

13 G. Villani, IV, ix.

14 G. Villani, V, xxxvii. «Ma se nel 1209 accadde la venuta di Ottone in Firenze, il racconto è favola; chè.... diciannove anni avanti, Gualdrada e Guido eran congiunti, e fin dal 1196 avevano figliolanza»: nota il Guasti, Opere, I, 71. Ciò nonostante, il valor morale della gentile tradizione rimane intatto.

15 Parad. XXXI. 38-39.

16 Parad. XVI, 145-147.