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Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/363

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CAPO VII.


Bione.


I. Bione era di razza boristenite. Chi poi fossero i suoi genitori e per quai motivi s’avviasse alla filosofia, e’ lo disse apertamente ad Antigono. Imperocchè interrogato da lui:

     Chi se’ tu? Di qual gente? Ov’è la tua
     Cittade, e i genitori?

sapendo che prima era stato vituperato, risposegli: Il padre mio fu uno affrancato, che si puliva il naso colla manica — volea significare un venditore di salumi — razza boristenite, ch’ebbe non faccia, ma una scritta sulla faccia, segno della durezza del suo padrone; la madre, da bordello, quale sposar potea un uomo così fatto. In seguito il padre, avendo frodata, non so che gabella, fu meco con tutta la famiglia venduto; e me, più giovine ed aggraziato, compera un oratore, il quale morendo mi lascia tutto; ed io abbruciate le sue scritture, e raggranellata ogni cosa, venni in Atene e mi posi a filosofare.

     Questa è la schiatta e il sangue di che teco
     Esser mi vanto.