Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/197

Da Wikisource.
180 annotazioni

zione ([testo greco]), denominazioni ch’hanno evidentemente per base l’idea, che l’anima delle cose individue non agguaglia per verità la natura perfetta di dio, ma se ne accosta vicinissimo. Considerano essi l’unione dell’anima col corpo come un’unione di due corpi permanenti, quanto alle loro qualità, e che si penetrano l’uno l’altro in tutte le loro parti, come tutto l’universo è penetrato dall’anima universale, di cui l’individuale non è che una parte.“ — Ritter.

Otto dicono le parti dell’anima. — „In quel modo che dio, o l’anima del mondo, si divide in più forze ed è concepito in opposizione alle sue forze, così anche la facoltà dominante ([testo greco]) dell’anima, si divide in varie facoltà che da essa sono rette. — Paragonano la maniera con cui la parte dominante estende la sua attività sovra tutte le parti subordinate dell’anima ad un soffio vivificante che espandesi per le membra. Come il polipo di mare s’allunga pe’ piedi, del pari estendesi il soffio caldo della ragione verso gli organi dei sensi e del resto del corpo. — Prendendo il cuore per sede della parte dominante dell’anima, gli Stoici non si fondarono su di un argomento scientifico; ma non fecero in questo che seguire l’opinione generale, confermata da Aristotele, e combattere Platone. La vita razionale per altro espande la sua influenza, la sua attività dal cuore a tutto il corpo. Ora attaccando essi ogni cosa alla realtà corporea, dovevano fondare la classificazione delle funzioni vitali, che sono dominate dalla ragione, sui diversi organi per mezzo dei quali esse sono eseguite. Egli è per questo che ammettevano otto parti dell’anima, la parte dominante, che ha la sua sede nel cuore, le parti che agiscono negli organi per le sensazioni, quella ch’è situata nell’organo della voce, in fine quella degli organi genitali.“ — Ritter.