Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/235

Da Wikisource.
216 capo ii

banchetto, lo che meglio adombrò un incominciamento di tirannide, ordinando questi o di bere o gettare il vino sulla testa. Empedocle si contenne allora; ma il giorno dopo li citò in giudizio e li fece sentenziare a morte ambidue, e colui che fece l’invito e il principe del banchetto. Questa qui fu dunque l’origine della sua amministrazione. Un’altra volta, avendo il medico Acrone chiesto al senato un luogo per erigere un monumento a suo padre a motivo della sua eccellenza tra’ medici, presentandosi ivi Empedocle, vi s’oppose, e tra l’altre cose, discorrendo sull’eguaglianza, fece anche questa interrogazione: E quale elegia vi scriveremo sopra? Forse questa?

   Medico sommo Acrone agrigentino
     Di padre sommo, la somma ruina
     Della patria sommissima ricopre.

Ma taluno riferisce così il secondo verso:

     Il sommissimo vertice la somma
     Tomba conserva

Alcuni dicono che questo sia di Simonide. — Finalmente Empedocle disciolse l’assemblea dei mille, costituendone una per tre anni, onde non fosse di soli ricchi, ma eziandio di chi sentisse per le cose del popolo. Ora Timeo, nel primo e nel secondo, poichè di lui fa spesso menzione, afferma essergli paruto ch’e’ tenesse opinione avversa alla repubblica; conciossiachè alcuna jattanza e amor proprio iscorgasi ne’ suoi versi, ove dice: