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Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/250

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ANNOTAZIONI




LIBRO OTTAVO




CAPO PRIMO.


Pitagora.


„La medaglia (che qui diamo intagliata), battuta in Samo, patria di Pitagora, sotto l’impero di Trajano Decio, ci esibisce l’immagine di questo filosofo certificata dalla leggenda ΠΥΘΑΓΟΡΗΣ ΣΑΜΙΩΝ Pitagora: (moneta) dei Samii. Il filosofo, seduto e coperto soltanto da un pallio che lo avviluppa sino alle reni, sembra indicare colla bacchetta (radius) qualche oggetto delineato sul globo postogli innanzi sopra una colonna: la sua mano sinistra è appoggiata sur uno scettro, simbolo di divinità. Possiamo conghietturare che questo sia il globo celeste, emblema della scienza astronomica di Pitagora, al quale si attribuiscono alcune osservazioni sul pianeta di Venere, interessanti a quel tempo ec. Questo tipo, che trovasi anche sulle monete di Nicea battute sotto Gallieno, è più frequente su quelle di Samo; al rovescio di alcuni imperatori.“ — Visconti.