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258 | annotazioni |
CAPO V.
Alcmeone.
I. Trattò, il più, di cose mediche. — Celebratissimo in medicina, non esigeva mercede da alcuno. Si crede che fosse il primo a notomizzare cadaveri ed a studiare la struttura dell’occhio.
Le cose sono due. — Forse la monade e la diade, principii, secondo i Pitagorici, dei fenomeni dell’universo — forse gli elementi o le qualità delle cose, doppj, opposti, contrarj.
CAPO VI.
Ippaso.
I. Ippaso metapontino. — Secondo altri da Crotone. Tiensi per un Pitagorico infedele, avendo mutate, al dire di Jamblico, le ragioni della scuola, e divulgatone gli arcani.
CAPO VII.
Filolao.
III. Crede tutto farsi per necessità. — La necessità, per avviso di Ritter, è qui posta in opposizione all’armonia, come la causa della perfezione alla causa dell’imperfezione.
CAPO VIII.
Eudosso.
II. Scrisse un’Octaedria. — Ciclo di ott’anni, al termine dei quali si aggiungono tre mesi.