Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/307

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per grandezza e numero infiniti, aggirarsi a vortice nel tutto; e così formarsi i composti fuoco, acqua, aria, terra, pur questi essendo riunioni provenienti da alcuni atomi, i quali sono impassibili ed immutabili per la loro solidità. — Il sole e la luna essere formati di sì fatti vortici e masse tratte in giro, e parimente l’anima, la quale è una stessa cosa che la mente. — La nostra intuizione farsi per le immagini delle cose che cadono sul senso. — Tutto nascere per necessità, essendo causa della generazione di ogni cosa il vortice, ch’ei chiama necessità. — Essere fine la tranquilla ilarità dell’animo, non quella che esiste nella voluttà, come alcuni ammisero, intendendo a rovescio, ma quella che, nella calma e stabilmente, governa l’anima, non turbata da alcun timore o spavento superstizioso, o da nessun’altra passione. E questa ei la chiama e ben essere e con molti altri nomi.Le cose che si formano stare nell’opinione, in natura atomi e vuoto. — Queste cose pajono dunque ad esso.

XIII. Trasilo registrò i suoi libri ordinatamente, al modo di Platone, per tetralogie, così. I morali sono questi: PitagoraDell’indole del saggioDi que’ che sono all’infernoTritogenia. Cioè che da essa nascono tre cose, le quali comprendono tutte le umane. — Della probità, o Della virtùDel corno d’AmalteaDella tranquillità dell’animoDei commentarj morali; quello Del ben essere non si trova. Questi i morali; i fisici sono questi: Il grande diacosmo, che Teofrasto crede essere di LeucippoIl piccolo diacosmoCosmografiaDei pianetiDella natura, primo — Della na-