Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/347

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Ritter, aveva dritto di affermare che l’anima ben potrebbe sfuggire a chiunque la cercherebbe, prendendo anche tutte le vie, tant’è difficile da penetrarsi, e ch’egli erasi dato per fine della sua vita di cercare sè stesso in sè, come si esprime al paragrafo IV.

Il fuoco, dice, essere un elemento ec. — [testo greco]. Vedi i soliti traduttori e commentatori, e lo Schleiermacher nella nota dell’Huebnero a questo passo.

Il mondo. . . dopo certe rivoluzioni. . . abbruciarsi. — „Secondo Eraclito il fuoco significava il moto il più rapido, e la vita la più perfetta, ma l’azione di discendere verso la terra, era un movimento più lento e una vita meno perfetta; quindi è naturale ch’ei non concepisse la trasformazione del fuoco in elemento d’altra sorta, cioè in grado differente di esistenza, che come un’operazione transitoria, che non serve in qualche modo che a tenere la vita in uno stato di scorrimento progressivo; e dovesse opporre alla povertà della vita, sotto le forme materiali e terrestri, uno sviluppo elevatissimo, che fosse come il termine detto sviluppo cosmico, al quale tutto aspira. E questo scopo non poteva essere, secondo le lue idee sull’eccellenza del fuoco, che la conversione di tutte le cose in fuoco; il che non era che un ritorno al principio della loro esistenza, della loro forza, della loro vita. — Pure l’accendimento ([testo greco]) universale non dee essere considerato come l’ultimo termine di ogni nascimenlo, perciocchè sarebbevi, pel fatto, un termine al flusso eterno delle cose, ma solo come un punto di transizione alla formazione di un nuovo mondo. Eraclito lo indica apertamente, e sembra circoscriverne i periodi ec.“ — Ritter.

La mutazione una via di su e giù ec. — „Pare, dice Ritter, che Eraclito nulla abbia deciso sul modo con cui il cangiamento della vita si opera nel mondo. — Il passaggio di una forma ad un’altra ora ci fa consistere semplicemente