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Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/359

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338 annotazioni

solito, si compiace nel suo bell’articolo di fare di Zenone uno scettico. Brucker poco intese, e fe’ di Zenone uno scettico ed un sofista. Kant è forse il primo che, nella Critica della ragione pura, abbia sospettato che le contraddizioni alle quali questo filosofo riduce man mano tutti i fenomeni, non sieno così sofistiche come si pretese. — Zenone è tutto intero nella polemica da lui istituita contro la pluralità e l’empirismo. Ciò solo è certo. Ei fu, nella sua carriera filosofica, come nella sua vita, l’[testo greco] della scuola d’Elea. Si mesce negli avvenimenti politici del suo tempo; intraprende la difesa delle patrie leggi, e soccombe in quest’impresa. Il suo genio si esaurisce nella lotta contro la pluralità, il relativo, il fenomeno. Il suo genio è puramente dialettico; ecco in che consiste l’originalità della parte di Zenone, e il suo carattere istorico; per questo egli ha il suo posto nella scuola di Elea, nella filosofia greca, nella storia dello spirito umano.“ — Cousin.

Che la natura di tutte le cose ec. ec. — Ritter crede assolutamente un errore l’addizione delle parole millantisi a vicenda. Che l’anima fosse una mescolanza ec. — Ritter qui pure scorge un errore, e invece di senza, legge con prevalenza di alcuno. „Zenone, dice Ritter, pensava, come Parmenide, essere l’anima una mescolanza dei quattro elementi, in modo per altro da esservi preponderanza di questo o di quello sugli altri tre, ma non privazione dell’uno o dell’altro. Sembra ch’ei cercasse la purezza o la divinità dell’anima nella preponderanza dell’elemento puro sugli clementi impuri.“


CAPO VI.


Leucippo.


I. Leucippo era eleate ec. — Pari incertezza regna anche sull’età di questo filosofo, taluno facendolo maestro di Demo-