Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/363

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ti; gli atomi rotondi, angolosi, uncinati si mescolano, s’intrecciano e formano differenti superficie. Queste superficie, facendo impressione sui nostri sensi, operano la rappresentazione di ciò che noi appelliamo la qualità sensibile delle cose, che non è in realtà che una composizione di figure. — Non riconoscendo gli atomisti che unità corporee, o composti da esse formati, non ebbero a considerare l’anima, presente nel nostro corpo, che come un’altra specie di corpo nel corpo visibile. Tale è il primo materialismo pensato o scientifico. Tenevano l’anima come un corpo composto d’una materia più dilicata, simile a quegli atomi luminosi e polverulenti che si scorgono qualche volta nell’aria, e che abitasse nel corpo grossolano degli enti animati, lo mettesse in movimento e lo strascinasse, per così dire, con sè. Democrito, in conseguenza della forza motrice e della mobilità dell’anima, credeva ch’ella fosse composta, come il fuoco, di atomi sferici. La qual cosa fa che l’anima sviluppi calore nel corpo animato. — Questo filosofo accordava un’anima agli uomini, agli animali, alle piante ed eziandio a tutto ciò ch’è composto, essendovi per ogni dove calore. — Lo spirito diceva crescere ed invecchiare col corpo. — Democrito non ammetteva nessuna unità di un oggetto scientifico; non riconosceva nè mondo, nè dio, e la sua dottrina sulla scienza umana sembra non fosse stabilita che a dimostrare non potertene essere alcuna. Ammetteva due scienze, una pura e legittima, l’altra oscura. La prima è la conoscenza che ha l’intendimento della verità, l’altra è la conoscenza sensibile della qualità delle cose. In quanto al modo con che si opera la conoscenza sensibile stabiliva: che l’anima, la quale è una cosa sola colla facoltà di conoscere ([testo greco]), è mossa dal di fuori, e che i suoi movimenti formano delle percezioni. Riduce dunque tutte le conoscenze sensibili al contatto: la vista e l’udito sono per lui il ri-