Pagina:Landi - Vita di Esopo, 1805.djvu/156

Da Wikisource.
142 D I   E S O P O

De’ Ladri. 78.


I

Ladri entrarono per rubare in una casa, e non trovando se non un Gallo, lo rubarono, ed andarono via. Volendo ammazzarlo esso disse: Non m’ammazzate, che io son utile agli uomini, e gli svegliò ai loro esercizj. Risposero essi: E per questo noi t’ammazziamo, perchè tu svegli quelli, e noi non possiamo rubbare.

Sentenza della favola.

La favola significa, che quelle cose, che sono utili a buoni, a cattivi sono dubbiose, ed inutili.


Di Mercurio, ed il Sarto. 79.


G

iove comandò a Mercurio, che a tutti gli artefici dasse una medicina di bugie. Egli fattone un gran bussolo, tanto, che tutti n’avessero la sua parte, a tutti ne diede, e gli ultimi, che vennero a farne la sua parte furono i Sarti, e perchè nel bussolo era restato una gran parte del medicamento, a loro diede tutto acciocchè non avanzasse, e di qui avviene, che tutti gli artefici sono bugiardi, ma i Sarti mai non dicono la verità.

Sentenza della favola.

La favola è contra gli Artefici bugiardi.


Di Giove. 80.


Q

uando Giove ebbe creati gli uomini tutti gli effetti gli concedette, eccetto, che si scordò della Vergogna. Onde non vedendo per qual luogo la potesse menare, le comandò, che andasse per mezzo la turba. Ella fe contenta, però con questo patto,