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F A V O L E 177

Sentenza della favola.

Dice la favola. Ciascuno ha la sua dote, costui della bellezza, quello delle forze del corpo, questo delle ricchezze, quello d’amici potenti, ogn’uno deve del suo esser contento. Nè si sforzi, avendo invidia al superiore, contendere con lui. Miseria, il primo, il secondo vera pazzia.


Del Cavallo, e del Leone. 136.


I

l Leone andò al Cavallo per divorarlo, e perchè era vecchio, e non lo poteva superare, che le forze gli erano mancate cominciò con astuzia a dire, che era Medico, ed il Cavallo conoscendo l’inganno del Leone, finse aver offeso un piede in un luogo spinoso, e pregollo che lo guardasse, e gli levasse la spina, e così fece il Leone; allora il Cavallo con quanta forza puotè gli diede un calcio, e poi si pose a fuggire ed il Leone tornato in se, perchè era mezzo morto per il dolore, disse: Mi sta il dovere, e per la mia pazzia io merito questo, ed egli si ha